Abstract
SCOPO: Determinare la prevalenza di cyberstalking tra gli infermieri italiani e valutare il livello di ansia e depressione nelle vittime.
METODO: Da aprile a settembre 2014 è stato condotto uno studio multicentrico trasversale in un campione di infermieri italiani (n=997) utilizzando il questionario "Cyberstalking" per analizzare il fenomeno del cyberstalking. Ai partecipanti, che si sono autodefinite vittime di cyberstalking, è stato chiesto anche di compilare gli strumenti "Beck Depression Inventory" e "State-Trait Anxiety Inventory" per valutare, rispettivamente, i livelli di depressione ed ansia.
RISULTATI: La prevalenza di cyberstalking tra gli infermieri italiani è risultata pari al 23.3%. Il 42.7% ha dovuto cambiare il proprio stile di vita e lavorativo. Il cyberstalker era prevalentemente di sesso maschile (52%) e, nel 49% dei casi, era un paziente. Le vittime hanno riferito moderati livelli di ansia (media=28.4, SD=23.2) e depressione (media=92.7, SD=18.3); i risultati hanno mostrato un aumento dei livelli di depressione negli infermieri esperti nell'utilizzo del computer, gestori di siti web o blog, e una correlazione negativa tra il livello di ansia e gli infermieri esperti (r = -0.264).
CONCLUSIONI: Il cyberstalking è un fenomeno che si riscontra frequentemente tra gli infermieri. Il rapporto infermiere - paziente gioca un ruolo centrale nello sviluppo del fenomeno e le vittime hanno riferito disordini correlati allo stress che influenzano la vita lavorativa. Questi risultati preliminari potrebbero sensibilizzare, i dirigenti ospedalieri, la politica e i centri antiviolenza al fine di sviluppare strategie risolutiv.
Translated title of the contribution | Cyberstalking among Italian nurses: a large multicentric study |
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Original language | Italian |
Pages (from-to) | 150-158 |
Number of pages | 9 |
Journal | Professioni infermieristiche |
Volume | 69 |
Issue number | 3 |
Early online date | 1 Jul 2016 |
DOIs | |
Publication status | Published - 1 Jul 2016 |